Il progetto ATLAS (Automatic Translation into Sign Language)

Background

A livello mondiale è in corso da tempo una rapida transizione verso una realtà basata sulla comunicazione digitale. I nuovi media e i nuovi canali di comunicazione permettono di realizzare e diffondere contenuti e servizi multimediali difficilmente immaginabili in precedenza. La trasformazione di cui saremo protagonisti nei prossimi anni non si limiterà al piano tecnologico ma sarà anche una evoluzione dei contenuti, dei metodi di presentazione degli stessi, delle strutture editoriali e delle figure professionali coinvolte. Anche le interfacce utente sono in rapida evoluzione, diventando sempre più complesse e mirate ad aumentare la possibilità di presentare le informazioni in modo interattivo, sfruttando sempre di più le caratteristiche del sistema sensoriale umano. I sensi coinvolti sono soprattutto la vista e l'udito, ma le interfacce di ultima generazione dispongono di canali di comunicazione anche verso il senso del tatto e dell'olfatto.

La domanda di servizi di accesso che permettano alle persone con disabilità di fruire dei contenuti veicolati dall'informazione digitale è crescente a livello mondiale, anche grazie all'aumento, nei vari paesi, delle leggi che regolano i rapporti tra lo stato ed i cittadini disabili.

Le nuove tecnologie digitali offrono varie soluzioni per realizzare i servizi di accesso della nuova generazione e le scelte tecnologiche di oggi influenzeranno lo scenario per molti anni.

Rilevanza sociale del progetto ATLAS

Il progetto sfrutta la convergenza tra le scienze cognitive ed il settore ICT (Information and Communication Technology) al fine di progettare una serie di moduli per offrire servizi innovativi che permettano ai non udenti l'accesso alle comunicazioni broadcast mediante la traduzione automatica della lingua italiana scritta in quella dei segni (LIS).

L'obiettivo principale è dunque quello di sviluppare strumenti che consentano ai non udenti di seguire e comprendere i contenuti televisivi, multimediali e d'intrattenimento.

Il progetto assume, inoltre,  un ruolo importante nel processo di integrazione dei non udenti nella società. Questo processo ha ricevuto un impulso significativo grazie alla disponibilità di personal computer, internet e telefoni cellulari su vasta scala. Questi strumenti, tuttavia, sono normalmente progettati in base alle esigenze dell’utente “tipo” e non dispongono di applicativi specifici per non udenti. Dal punto di vista del mercato, anche i produttori di software, non prevedendo opportunità di business rilevanti, molto raramente offrono soluzioni in grado di fare da ponte tra il non udente e la comunicazione di massa.

La perfetta integrazione delle persone sorde dalla nascita o divenute tali nei primi anni di vita, presenta maggiori difficoltà, non avendo queste mai acquisito le conoscenze relative alla lingua orale. La lingua dei segni consente ai bambini sordi di acquisire un linguaggio che permetta loro un completo sviluppo cognitivo e la successiva integrazione sociale, all'interno della comunità caratterizzata da individui sia udenti sia non udenti. Per questo motivo la lingua dei segni è preferita all'italiano ed è da considerarsi una lingua vera e propria. Chi la apprende nei primi anni di vita la considera a tutti gli effetti come la propria madrelingua.

A livello mondiale è prevista una crescente richiesta per l'interpretazione, nelle varie lingue dei segni,  di contesti educativi, legali e sanitari, richiesta che si riflette anche nell'ambito della cultura e dell'intrattenimento.

Anche nell'ambito delle pubbliche amministrazioni e del broadcasting la richiesta di traduzione in lingue dei segni è in aumento nei vari paesi, per la sempre maggior presenza di leggi che regolamentano i rapporti tra lo stato ed i cittadini non udenti.

Lo scenario descritto evidenzia l'importanza della disponibilità di un sistema automatico a basso costo, in grado di coprire, in modo sostenibile, la crescente richiesta di una vasta gamma di servizi che prevedono contenuti in LIS.

Le nuove tecnologie digitali offrono molteplici soluzioni per realizzare i servizi di accesso della nuova generazione e le scelte tecnologiche di oggi, influenzeranno lo scenario per molti anni.

Obiettivo del progetto

Il progetto ATLAS si occupa dello studio e della realizzazione di un sistema in grado di tradurre frasi della lingua italiana nelle corrispondenti sequenze di segni. Questa operazione richiede l'analisi del linguaggio naturale da un punto di vista linguistico, strutturale e semantico. Comprende lo sviluppo di una forma intermedia di LIS scritta e la creazione di un attore virtuale che fungerà da interprete. Lo sviluppo di una catena completa di moduli hardware-software permetterà di inserire il sistema di traduzione ATLAS nei vari contesti, impiegando anche canali di comunicazione diversi. Il sistema è quindi in grado di gestire l'input dei contenuti, elaborarli e renderli disponibili su varie piattaforme diffusive, fino ad arrivare ai dispositivi di visualizzazione dell'utente finale.

li strumenti sviluppati all'interno del progetto troveranno applicazione in diversi settori. A titolo esemplificativo se ne riportano alcuni:

  • traduzione simultanea in LIS di programmi televisivi
  • traduzione in LIS di contenuti multimediali, come quelli provenienti dal web o da un film in DVD
  • realizzazione di interfacce per l'accesso ai servizi pubblici
  • visualizzazione in LIS di informazioni e messaggi rivolti ai non udenti su terminali mobili,
  • la possibilità di tradurre a basso costo contenuti per realizzare un  canale tematico su base nazionale o regionale dedicato ai non udenti.

Gli strumenti sviluppati favoriranno la creazione di nuove professioni e possibilità d'impiego per le persone non udenti. Si pensi, ad esempio, alla grande quantità di documentati e film disponibili in commercio in formato DVD. ATLAS rende possibile l'aggiunta delle informazioni necessarie per realizzare una versione per non udenti dei DVD. Durante la fruizione del film, tramite un tasto sul telecomando, sarebbe possibile attivare l'attore virtuale che visualizza la traduzione. L'attività di produzione della versione per non udenti del DVD può essere curata, anche tramite il tele-lavoro, da una struttura editoriale  composta da non udenti.

Filosofia open source

La riutilizzabilità di alcuni moduli e la rilevanza sociale del progetto ATLAS hanno indotto i partner a mettere il software prodotto a disposizione della comunità in modalità Open Source, con l'unico obbligo di indicare la provenienza del software.

La struttura è stata progettata per essere adattabile alla traduzione di altre lingue nelle corrispondenti lingue dei segni.

Il corpus creato da ATLAS su cui si basa il sistema di traduzione, sarà reso pubblico come  conoscenza condivisa, offrendo la possibilità agli utenti e alle associazioni di incrementare le informazioni in esso contenute allo scopo di creare un circolo virtuoso.

I partner del progetto

Il Consorzio ATLAS è composto dai seguenti partner, che hanno messo a disposizione gruppi di ricerca specializzati in vari campi:

  1. Politecnico di Torino - Dip. di Automatica e Informatica
  2. Università di Torino - Dip. di Informatica & Dip. di Psicologia
  3. RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A.
  4. BEPS Engineering
  5. Lumiq Studios S.r.l.
  6. CSP - Innovazione nelle ICT
  7. Microsoft Innovation Center

Il progetto si avvale della collaborazione di società e istituzioni accademiche selezionate in base alle loro caratteristiche di eccellenza negli ambiti specifici:

  • Virtual Reality and Multimedia Park
  • Cooperativa  GCS Global Communication
  • Fondazione Bruno Kessler - Trento
  • University of Illinois at Chicago
  • Alto Sistemi s.r.l

Il consorzio ATLAS si avvale inoltre della consulenza dell' Ente Nazionale Sordi (ENS)

Scarica la brochure del progetto in formato PDF.

Brochure progetto ATLAS ATLAS_BROCHURE.pdf

 
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